In collaborazione con Arch. Guglielmo Rapini
Il progetto della nuova livrea per la società TFT nasce a seguito dell’acquisizione di nuovi convogli e dell’inaugurazione di un nuovo servizio viaggiatori tra Stia, Arezzo e Firenze.
L’idea per questo progetto nasce dalla volontà di creare una livrea unica, che abbia la forza di identificare questo treno con i luoghi che attraverserà, con il servizio che svolge e con la società che rappresenta.
Il treno è un elemento del paesaggio. La visione è stata quella di immaginare il treno come un essere vivente che scorre disinvolto all’interno del suo habitat diventandone un punto di riferimento per l’osservatore.
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La livrea è pensata come la pelle di questo essere, l’ultimo strato, unica parte a contatto con l’ambiente. Per questo è stato importante creare una relazione tra il treno ed il paesaggio che non è più soltanto un mezzo di trasporto ma anche un elemento simbolico del paesaggio stesso.
La geometria della livrea è composta da semplici elementi monodimensionali. Il primo elemento è la silhouette del treno e procedendo per sottomultipli si definiscono tutti gli altri elementi che si sovrappongono e scorrono assecondando il movimento del treno. Questa composizione vuole simbolicamente rappresentare la molteplicità delle persone all’interno dell’azienda e come attraverso l’unione si possa ambire a raggiungere mete più lontane.
La palette dei colori, composta da 5 gradazioni di verde, deriva dai Luoghi che attraversa il treno e serve a rafforzare il suo legame identitario con il paesaggio.
Il treno così diventa un elemento unico, che si manifesta e si racconta al viaggiatore che già intuisce dove lo porterà.
A seguito del risultato ottenuto e delle critiche ricevute, TFT ha deciso di adottare questa livrea per tutta la flotta.